eczema

L’ECZEMA: UNA PATOLOGIA DIFFUSA MA SCONOSCIUTA

L’eczema, o dermatite, è la più frequente malattia della pelle non contagiosa e in Italia colpisce tra il 2-5% della popolazione, di cui il 15-20% sono bambini.
Alcuni studi hanno dimostrato come l’industrializzazione di un dato paese sia direttamente proporzionale allo sviluppo dell’eczema, rendendo questa patologia un problema emergente di salute pubblica. Il professionista sanitario di riferimento è il dermatologo e nei casi più gravi occorre affidarsi a strutture specializzate che non sempre si trovano nelle vicinanze del cittadino.

 

L’eczema è un’infiammazione della pelle che si manifesta con prurito, arrossamento, formazione di vescicole e in alcuni casi di croste con annessa desquamazione della zona.

È possibile raggruppare l’eczema in due categorie quelli causati da fattori aggressivi esogeni (come agenti chimici) ed eczemi endogeni che sono reazioni provocate dall’organismo stesso e prendono il nome di endogeni.

Nonostante le cause siano ancora largamente sconosciute, sembra che i principali fattori siano attribuibili a fattori ambientali e genetici e allo stress.

Quando si parla di fattori ambientali ci si riferisce a reazioni allergiche determinate da specifiche sostanze, a dermatiti causate dall’esposizione a sostanze irritanti o a infezioni batteriche o fungine.

I fattori genetici invece riguardano l’ereditarietà e la diversa espressione di alcuni geni. In particolare il gene che codifica per la filaggrina, una proteina dell’epidermide che lega i filamenti di cheratina, sembra sia uno dei maggiormente coinvolti.

I SINTOMI

Le modalità di reazione della cute a fattori interni o esterni varia da individuo a individuo, così come i sintomi dell’eczema possono essere molti e diversi tra le persone.

Generalmente però l’eczema è caratterizzato da un rash cutaneo o esantema, che può associarsi a vescicole o croste, arrossamento, irritazione, gonfiore e pelle secca.

Tra i disturbi predominanti rientra anche il prurito che può essere così intenso da inficiare la vita quotidiana provocando disturbi del sonno, inappetenza e nervosismo. Inoltre, lo sfregamento continuo può provocare lesioni che diventano una via di accesso per i batteri che possono così complicare l’eczema favorendo lo sviluppo di infezioni batteriche da streptocchi o stafilococchi.

L’intensità e la durata possono variare da una forma leggera e passeggera ad una forma acuta che può cronicizzarsi fino a durare anni. In questi casi l’andamento è intermittente e sembra essere legato alle stagioni in quanto il sole e le variazioni di temperatura possono riacutizzare il fenomeno.

LA DIAGNOSI

La diagnosi avviene tramite l’esame obiettivo del paziente e la valutazione della sua storia clinica e familiare.  

Per le dermatiti allergiche il patch test è il metodo d’elezione in quanto permette di diagnosticare la sensibilità verso una certa sostanza.

Per l’eczema atopico è possibile effettuare anche test sul sangue per rilevare la presenza di IgE o marker del sangue come Interleuchine e recettori implicate nell’attivazione dei linfociti T e degli eosinofili per valutare lo stato della malattia e la sua gravità.  

Inoltre è possibile fare delle diete in cui si esclude l’alimento che si pensa possa essere la causa della dermatite oppure, di contro, si può effettuare un test di provocazione controllata che prevede invece proprio di assumere l’alimento che si pensa sia responsabile dell’eczema per studiarne la reazione.

In ultimo è possibile effettuare una biopsia se esiste il dubbio sulla natura della lesione.

LA TERAPIA

Ad oggi le terapie in uso comprendono l’utilizzo di farmaci quali corticosteroidi, immunosoppressori, antibiotici e antistaminici prevalentemente ad uso topico che in alcuni casi possono prevedere una somministrazione orale.

Possono essere anche utilizzati degli emollienti che sono dei preparati che hanno la funzione di ammorbidire la pelle e renderla più elastica.

In alcuni casi si può ricorrere all’utilizzo della fototerapia che ha una funzione antinfiammatoria, questa tecnica è utilizzata prevalentemente negli eczemi gravi o cronici.